Project Description

Fabio Bucciarelli – The Dream

Il lavoro di Fabio Bucciarelli allestito presso Mudima Lab comprende alcune delle fotografie tratte dal suo progetto The Dream, scatti raccolti nel libro dell’autore che porta il titolo del progetto.
Questo corpus di lavori racconta i viaggi e la documentazione dell’autore nel ripercorrere e seguire il lunghissimo percorso dei rifugiati, dal 2011 al 2016, in undici Paesi differenti: Libia, Egitto, Tunisia, Siria, Turchia, Macedonia, Serbia, Italia, Francia e Grecia.
Bucciarelli ha raccontato momenti di vita di persone in fuga dai bombardamenti o dalla prigionia, si é fatto testimone anche dei momenti più intimi come il sonno notturno dei “Dormienti”, un capitolo del libro dedicato agli attimi di sogno, unico rifugio possibile dove trovare ancora una speranza di futuro. L’autore é andato oltre la testimonianza, se pur preziosa, realizzando anche una parte di The Dream con una tecnica che gli permettesse di creare immagini oniriche, appese, fra il mosso e lo sfocato, qualcosa che si potesse percepire ma non stigmatizzare, un’idea di immagine universale che si potesse fissare nella memoria senza una definizione di luogo o un’identità precisa.
Lo spettatore, attraverso le pinoline, “entra” nella storia: osservando le immagini, queste lo riconducono a situazioni viste o ad esperienze vissute, lasciando spazio all’interpretazione personale.
La Pinolina, una macchina fotografica a foro stenopeico, dal funzionamento esclusivamente manuale e costruita a mano, riporta il fotografo ad un’attrezzatura di base, così come il “bagaglio” di un rifugiato che sta scappando é ridotto al minimo, alle volte ai soli vestiti che indossa, allo stesso modo l’autore si “spoglia” della tecnologia per mettersi in qualche modo alla pari dei soggetti che sta fotografando.
The Dream racconta l’umanità delle persone in fuga dalla guerra, con un focus sullo status del profugo, indipendentemente dalla sua provenienza o dal suo destino, dal suo background culturale o dalla sua appartenenza sociale.

Ho osservato il mondo con gli occhi degli uomini e delle donne che ho conosciuto durante il cammino, un approccio umanista ed empatico sulla più grande crisi di profughi dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Per allontanarsi dalla saturazione mediatica contemporanea ho usato una macchina a foro stenopeico, con il fine di creare fotografie “impressioniste”, oniriche, fuori dal tempo e dallo spazio, come ricordi di una vita vissuta.

Fabio Bucciarelli, da The Dream di Fabio Bucciarelli, FotoEvidence Press, New York 2016.

Presso Mudima Lab verrà presentata anche una parte inedita del progetto The Dream: l’autore ha utilizzato alcune delle sue foto stampandole in grandi dimensioni e esponendole in contesti urbani sui muri della città, per instaurare un’interazione con il pubblico, atta a creare un progetto partecipativo.
Bucciarelli é tornato a distanza di tempo a documentare con nuovi scatti l’evoluzione del rapporto fra il pubblico e le immagini, immagini che hanno stimolato diversi stati d’animo nelle persone, molto spesso negativi e di rifiuto.

Fabio Bucciarelli, oltre ad essere fotoreporter freelance é anche fondatore, insieme a Diego Ibarra Sànchez e Manu Brabo di MeMo Coop a Torino, memo-mag.com.
La realtà di MeMo rappresenta un network, un punto di ritrovo per fotoreporter freelance di tutto il mondo che vogliano sentirsi parte di una comunità e che necessitino di essere tutelati nel loro lavoro, una professione che prevede molti rischi e che non sempre viene supportata economicamente in modo adeguato.

Scheda della mostra

Fotografo:
Fabio Bucciarelli
Titolo:
The Dream
Mostra a cura di:
Mudima Lab

Sede Mudima Lab | Via Tadino 20, Milano

Inaugurazione:
martedì 7 marzo 2017 alle 18:00

Date: 8 marzo – 29 aprile 2017
Orario: martedì – sabato 15.00 – 19.00

Ingresso libero
Possibilità di visite su appuntamento

Info al pubblico
Mudima Lab
T. +39 02 49527789
info@mudimalab.com
www.mudimalab.com

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Bio

Fabio Bucciarelli è fotografo, giornalista e autore impegnato a documentare le conseguenze umanitarie delle guerre e la mancanza dei diritti umani nelle zone di conflitto. Negli ultimi anni ha vissuto e documentato gli eventi più drammatici della storia contemporanea in Medio Oriente, Africa ed Europa. Il suo lavoro ha ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti fotografici, come la Robert Capa Gold Medal, il World Press Photo, il Bayeux Calvados e quattro volte il Picture of the Year. Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie in tutto il mondo. Il suo primo libro The Dream, progetto a lungo termine sulla condizione dei rifugiati, è stato selezionato tra i migliori photo-books del 2016 dalla rivista americana Time Magazine.